Resto al Sud in Sardegna sono 661 i progetti finanziati con Resto al Sud, l’incentivo di Invitalia che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali da parte di chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni: i progetti hanno attivato investimenti sul territorio per oltre 40,4 milioni di euro e creato o salvaguardato 2.145 posti di lavoro. Inoltre il 47% dei progetti appartiene ad attività turistico- culturali, seguono i servizi alla persona (22%) e le attività manifatturiere ed artigianali (21%).
A Sassari sono 206 i progetti finanziati, segue poi Cagliari con 175 nuove imprese (a Nuoro sono 130 e Oristano 54).
Tra i giovani cagliaritani che hanno scelto di utilizzare Resto al Sud per tornare in Sardegna e avviare un’attività imprenditoriale c’è Luca Carboni, 36 anni, titolare di “Oreri” un laboratorio di stampa artigianale e produzione editoriale green e a basso costo, avviato al centro di Cagliari: “Dopo un’esperienza formativa e lavorativa nei Paesi Bassi, sono tornato nella mia città natale, convinto che qui avrei trovato le condizioni ambientali e culturali per esprimermi al meglio”, ha dichiarato Luca.
Insieme a lui ci sono anche Ilaria Pisanu e Fiammetta Pani, entrambe 28 anni e founder di “Cultìna”, una vera e propria officina per la comunità locale, uno spazio di coworking e social room, dove dare vita a progetti creativi e artistici.
La giornata, ricca di dibattiti aperti a tutti gli attori del territorio, ha visto emergere con forza l’importanza di attivare percorsi di autoimprenditorialità, anche da parte di categorie più svantaggiate, per avviare processi di rigenerazione urbana: hanno dato il loro contributo tra gli altri Adriano Giannola, Presidente Svimez; Ilaria Nardi, Presidente della Fondazione Carlo Enrico Giulini; Claudio Zasso, Presidente della Cooperativa La Carovana; Marco Cannas, Direttore Area Cagliari di Intesa SanPaolo; Andrea Pianu, Responsabile di Legacoop Sociali Sardegna.
In questo senso, altamente simbolica è stata la realizzazione di un “murale aperto”, fortemente voluto da Invitalia come segno della sua presenza su territorio e realizzato dagli artisti del collettivo Manu Invisible, Retro, Hesp, che nella fase finale hanno coinvolto la cittadinanza: una vera e propria attività di live painting alla quale i cagliaritani e gli abitanti di Sant’Elia sono stati invitati a dare il loro contributo.
L’incontro è stato anche l’occasione per fare il punto su Resto al Sud, l’incentivo pubblico che da 5 anni rappresenta una concreta possibilità di uscita dalla condizione di difficoltà per molti lavoratori in grado di esprimere una progettualità d’impresa qualificata e consapevole.
I dati a livello nazionale e locale lo confermano: 14.221 sono le imprese finanziate e 51.630 i nuovi posti di lavoro, quasi un miliardo di euro gli investimenti attivati, a fronte di 766 milioni di agevolazioni erogate.
“Questo progetto nasce con l’intento di dare meritato riconoscimento e visibilità a storie imprenditoriali di successo nel settore enogastronomico sostenute da Resto al Sud – ha dichiarato l’Amministratore delegato di Invitalia, Bernardo Mattarella – L’auspicio e l’ambizione sono quelle di generare un circolo virtuoso per donne e uomini che hanno la voglia di mettersi in gioco e di creare impresa, in questo settore come in altri comparti. “I numeri della misura gestita da Invitalia certificano l’impatto positivo che Resto al Sud ha prodotto a distanza di cinque anni dal suo lancio. Risultati importanti che, in aree particolarmente disagiate del Paese, hanno contribuito a ridurre divari e diseguaglianze, a produrre inclusione sociale, a sostenere la crescita del Mezzogiorno, ad attrarre e trattenere talenti. Uno strumento “anti-crisi” che dimostra che anche in situazioni di difficoltà economica e sociale esistono alternative alla rinuncia e si possono creare opportunità di lavoro buono e crescita sostenibile”.
“Il successo del progetto di Invitalia Resto al Sud conferma che esistono grandi potenzialità inespresse o quantomeno poco conosciute che il Mezzogiorno del nostro Paese possiede. Gambero Rosso lo ha verificato nella selezione e nel racconto dei casi descritti e premiati. Lo facciamo da quattro decenni – ha dichiarato il Presidente del Gambero Rosso Paolo Cuccia – sin dalla nostra fondazione, analizzando a livello nazionale, Sud incluso, i progressi della più importante filiera dell’economia italiana, l’agroalimentare, che abbraccia la produzione primaria, la trasformazione e la straordinaria offerta di ristorazione di qualità. Diamo particolare risalto alle storie, specie quelle nuove e, con più attenzione, a quelle nate in condizioni difficili. Con questo progetto abbiamo conosciuto persone, progetti e successi meno noti a cui, da questo libro in poi, continueremo a dedicare comunicazione e promozione. Il Sud viene spesso descritto come la grande opportunità per lo sviluppo del sistema Italia, questa pubblicazione racconta che un’evoluzione è in corso e quando è accompagnata e supportata, come fa Invitalia, l’opportunità può essere colta.”
https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/resto-al-sud




